Il 28 dicembre la Rupe di Orvieto accende i riflettori su Umbria Jazz Winter: l’atmosfera è frizzante e l’affezionato pubblico del jazz è qui convenuto per festeggiare la trentesima edizione del festival, nella sua versione invernale.
Più intima e raccolta dell’evento estivo perugino, Umbria Jazz Winter sviluppa il suo programma con artisti “residenti”, che suonano in orari e location diverse, per offrire più flessibilità e scelta agli spettatori.
Apertura alle ore 16.00 con un doppio concerto ad ingresso gratuito alla Sala dei 400 del Palazzo del Popolo: si esibisce dapprima il Kaleidoscope Quartet, vincitore del Conad Jazz contest 2023. Il quartetto propone brani originali come Slow, Interchange, Current, CPE e Three come to the bridge.
Cambio palco a favore dei migliori studenti delle Clinics perugine estive del Berklee College of Music di Boston, tra i quali spiccano la splendida voce di Sofia Cocciolo, Valerio Apuzzo alla tromba ed Antonio Lo Conte alla batteria.
Alle 18.00 siamo in piazza per applaudire l’uscita dei Funk off, i magnifici quindici del Funk made in Vicchio, capitanati dal loro leader, Dario Cecchini. Seguiamo con entusiasmo la loro marciante che si snoda tra i vicoletti orvietani fino al sagrato dello splendido Duomo, dove propongono brani vecchi e nuovi come Big Dog, My Funky Valentine, Shangai Tox e la sempre coinvolgente Uh, yeah!
Una piccola pausa e alle 21.00 ci rechiamo al teatro Mancinelli per uno splendido doppio concerto: il talentuoso pianista Alessandro Lanzoni con il suo trio – con Matteo Bortone al contrabbasso ed Alessandro Morelli alla batteria – ospita l’eccezionale sassofonista siciliano Francesco Cafiso, alternando brani originali come Mad dog, Duke clouds ed Essence to the poem: splendido!
Cambio palco a favore del sestetto americano capitanato dal simpatico piglio della eccellente cantante Cécile Mclorin Salvant che, alternando le lingue italiana ed inglese, introduce i brani come Fog e Pirate Jenny, non mancando di accennare l’inizio della Boheme, che da sempre la emoziona andare ad ascoltare.
Favolosi virtuosismi vocali e strumentali caratterizzano la loro esibizione, che infiamma letteralmente la platea del teatro, che non manca di tributare fragorosi applausi. Si distingue, in particolare, il talento e la versatilità del bravissimo pianista Sullivan Fortner.
Chiudiamo in bellezza la giornata, con “Dear Dexter”, il riuscito tributo dei sassofonisti Daniele Scannapieco e Piero Odorici e del loro Quintetto al talento di Dexter Gordon.
La House Band del festival, ad Orvieto come a Perugia si esibisce ‘around midnight al Meeting Point del Palazzo dei Sette e propone, tra gli altri, brani come Modern mood e The chase: nonostante l’ora tarda, la sala è piena ed il pubblico è attento e partecipe…magia della buona musica e del talento!