Adele
19
XL Recordings
2008
Non e’ un fenomeno di quelli, come tanti, costruiti commercialmente. Adele e’ una semplice ragazza inglese che, dopo aver ascoltato per caso un disco di Etta James ed essere stata stregata nelle magiche atmosfere del jazz-blues, canta e compone canzoni dall’eta’ di 14 anni e che, a soli 19 anni, ha realizzato un Cd –
La sua voce particolare richiede ancora un pò di maturazione ma e’ ferma, colorata di soul, di funky e di R e B al punto giusto – generi, questi, molto piu’ “anziani” di lei – e’ riporta subito al paragone con il recente fenomeno Amy Winehouse anche se, per Adele, si sono fatti parecchi nomi grossi – anche troppo – compreso quello di Ella Fitzgerald.
Senza esagerare, ma restando coi piedi ben saldi per terra, diciamo subito che Adele Adkins regge benissimo al raffronto Winehouse, se non altro per il fatto che la sua vocalita’ sa essere estetica e timbricamente molto varia, forse piu’ di quella della sua scapestrata collega, sa essere spontaneamente calda e pulita nelle giuste occasioni pur senza mancare, dove serve, di quel pizzico di raucedine graffiante che fa tanto blues. La modulazione della voce di Adele e l’impostazione nell’improvvisazione sono appropriate e misurate, di buon gusto musicale e tecnicamente ben realizzate. Il fatto poi che al disco abbia collaborato Mark Ronson, il produttore della Winehouse, fornisce una spiegazione in chiave strategica della “forzata” similitudine nel gusto di alcuni arrangiamenti e di alcuni passi interpretativi, come in Chasing Pavements. Ma il fatto che lei, gia’ sei anni fa, quando il fenomeno Winehouse era ancora di la’ da venire, coltivasse queste ottime qualita’ musicali, e vocali in particolare, la mette al di sopra di ogni sospetto o preconcetto.
Adele e’ una ragazza comune, appena post-adolescente, tondetta nell’aspetto, come se ne potrebbero incontrare tante per strada; nessun tatuaggio o piercing evidente, nessuna allusione ad atmosfere torbide, ad alti tassi alcolemici ne’ ad altri vizi e trasgressioni… e quando canta non si accompagna a bibite colorate dall’incerta formulazione…
Ama semplicemente la poesia e firma i testi di alcune delle canzoni del disco con storie di spunto autobiografico, come First Love, quasi una ninna nanna.
Gli arrangiamenti essenziali, in alcuni casi di sola chitarra, come quello di Daydreamer, e diverse altre scelte stilistiche contribuiscono ad evocare le atmosfere degli anni ’70 inglesi, ed a celebrare cosi’ alla grande i suoi vent’anni.
Brani:
01 Daydreamer
02 Best For Last
03 Chasing Pavements
04 Cold Shoulder
05 Crazy For You
06 Melt My Heart To Stone
07 First Love
08 Right As Rain
09 Make You Feel My Love
10 My Same
11 Tired
12 Hometown Glory
Links:
http://www.myspace.com/adelelondon